Dai verbali della riunione del 6-7 marzo 2024 della BCE, è emerso come gli esponenti del board dell’istituto centrale si siano dimostrati sempre più fiduciosi in merito ad un ritorno dell’inflazione al 2% in tempi brevi, con un rafforzamento degli argomenti a favore di un taglio dei tassi. In ogni caso è stata ribadita la necessità di aspettare altri dati. Un numero significativamente più alto di dati si avrà nel meeting di giugno. Alcuni esponenti del board temono che i prezzi possano tornare a salire, mentre altri che l’economia dell’Eurozona possa andare incontro a sofferenze inutili per il costo del denaro troppo alto.
Sul fronte disinflazionistico, le minutes hanno evidenziato che il processo potrebbe essere più incerto, lento e accidentato. Vi è un’incertezza sulla sostenibilità del processo, specie per quanto riguarda servizi e inflazione domestica a causa dell’incertezza delle prospettive di crescita di salari, produttività e margini di profitto. Per quanto concerne la crescita economica, si prevede una debolezza per altri due trimestri.