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USA: indice sentiment UoM migliora per la prima volta in 6 mesi

Il dato preliminare di giugno dell’ indice di sentiment elaborato dall’Università del Michigan ha visto una ripresa a 60,5 punti , ben oltre le attese Bloomberg a 53,6 punti e i precedenti 52,2 punti. L’indice delle condizioni correnti è cresciuto da 58,9 a 63,7, mentre quello sulle aspettative è passato da 47,9 a 58,4 punti. Migliorano anche le aspettative di inflazione: quelle a 1 anno sono scese dal 6,6% al 5,1% , mentre quelle di lungo periodo sono passate dal 4,2% al 4,1%. Joanne Hsu, Direttrice del Surveys of Consumers, ha notato che quello di questo mese è stato il primo miglioramento in 6 mesi . L’incremento è coerente con la percezione di un allentamento delle pressioni relative alle tariffe. Sebbene i consumatori sembrano essersi ripresi dallo shock dei dazi e dalla volatilità politica, questi percepiscono ancora ampi rischi negativi per l’economia.

USA: indice sentiment UoM migliora per la prima volta in 6 mesi

Il dato preliminare di giugno dell’ indice di sentiment elaborato dall’Università del Michigan ha visto una ripresa a 60,5 punti , ben oltre le attese Bloomberg a 53,6 punti e i precedenti 52,2 punti. L’indice delle condizioni correnti è cresciuto da 58,9 a 63,7, mentre quello sulle aspettative è passato da 47,9 a 58,4 punti. Migliorano anche le aspettative di inflazione: quelle a 1 anno sono scese dal 6,6% al 5,1% , mentre quelle di lungo periodo sono passate dal 4,2% al 4,1%. Joanne Hsu, Direttrice del Surveys of Consumers, ha notato che quello di questo mese è stato il primo miglioramento in 6 mesi . L’incremento è coerente con la percezione di un allentamento delle pressioni relative alle tariffe. Sebbene i consumatori sembrano essersi ripresi dallo shock dei dazi e dalla volatilità politica, questi percepiscono ancora ampi rischi negativi per l’economia.

USA: segnali di sollievo dai Treasury

I rendimenti dei Treasury continuano a scendere, con i bond spinti dall’intensificarsi del rischio geopolitico e dall’altro dall’asta del 30ennale di ieri e dalle letture dell’inflazione migliori del previsto. In particolare gli yield dei titoli a 10 e 30 anni si apprestano a mettere a segno il ribasso settimanale più ampio da aprile. Ieri si è tenuta un’asta da 22 miliardi di dollari dei Treasury a 30 anni , con un rendimento di 8 punti in meno rispetto a quello intorno alla scadenza dell’emissione. Questo segnale è indice di domanda ancora solida. Questi elementi hanno abbassato le tensioni delle scorse settimane , caratterizzate dall’avversione all’aumento di spesa pubblica negli Stati Uniti e dalle attese di meno tagli da parte della Fed. Fonte: Bloomberg

USA: segnali di sollievo dai Treasury

I rendimenti dei Treasury continuano a scendere, con i bond spinti dall’intensificarsi del rischio geopolitico e dall’altro dall’asta del 30ennale di ieri e dalle letture dell’inflazione migliori del previsto. In particolare gli yield dei titoli a 10 e 30 anni si apprestano a mettere a segno il ribasso settimanale più ampio da aprile. Ieri si è tenuta un’asta da 22 miliardi di dollari dei Treasury a 30 anni , con un rendimento di 8 punti in meno rispetto a quello intorno alla scadenza dell’emissione. Questo segnale è indice di domanda ancora solida. Questi elementi hanno abbassato le tensioni delle scorse settimane , caratterizzate dall’avversione all’aumento di spesa pubblica negli Stati Uniti e dalle attese di meno tagli da parte della Fed. Fonte: Bloomberg

Israele attacca l'Iran, aumentano le tensioni in Medio Oriente

Le tensioni geopolitiche tornano in primo piano. Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei contro siti nucleari iraniani e siti di missili balistici , intensificando la guerra in Medio Oriente. Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che l’operazione militare continuerà per tutto il tempo necessario a rimuovere la minaccia. Oltre a ciò, ha dichiarato che la popolazione dovrà prepararsi a ritorsioni. Al momento, le quotazioni del petrolio segnano un rialzo di oltre il 5%.

Israele attacca l'Iran, aumentano le tensioni in Medio Oriente

Le tensioni geopolitiche tornano in primo piano. Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei contro siti nucleari iraniani e siti di missili balistici , intensificando la guerra in Medio Oriente. Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che l’operazione militare continuerà per tutto il tempo necessario a rimuovere la minaccia. Oltre a ciò, ha dichiarato che la popolazione dovrà prepararsi a ritorsioni. Al momento, le quotazioni del petrolio segnano un rialzo di oltre il 5%.

De Guindos (BCE): maggiore focus all'economia

Luis de Guindos, Vicepresidente della BCE, ha detto che il focus dei policymaker è più improntato alla crescita debole rispetto al rischio di un’inflazione sopra il target . L’esponente del board dell’Eurotower ha sottolineato che le tariffe e la forza dell’euro stanno rendendo più difficili le esportazioni. Questo potrebbe suggerire l’apertura ad altri tagli dei tassi in futuro.

De Guindos (BCE): maggiore focus all'economia

Luis de Guindos, Vicepresidente della BCE, ha detto che il focus dei policymaker è più improntato alla crescita debole rispetto al rischio di un’inflazione sopra il target . L’esponente del board dell’Eurotower ha sottolineato che le tariffe e la forza dell’euro stanno rendendo più difficili le esportazioni. Questo potrebbe suggerire l’apertura ad altri tagli dei tassi in futuro.

USA: PPI meglio delle attese a maggio

A maggio l’indice dei prezzi alla produzione USA ha registrato il +0,1% si base mensile , meno del +0,2% previsto da Bloomberg e sopra il -0,2% di aprile (rivisto da -0,5%). Su base annuale, il dato è salito leggermente dal 2,5% (rivisto dal 2,4%) al 2,6%, in linea con il consensus. La rilevazione core a/a è passata dal 3,2% (rivisto dal 3,1%) al 3%. Dai dati emerge anche che i margini dei negozi all’ingrosso e al dettaglio si sono ampliati dopo la contrazione di aprile. Oltre a questo, quello di oggi è un altro report che evidenzia un'inflazione meno aggressiva del previsto. Fonte immagine: Bloomberg

USA: PPI meglio delle attese a maggio

A maggio l’indice dei prezzi alla produzione USA ha registrato il +0,1% si base mensile , meno del +0,2% previsto da Bloomberg e sopra il -0,2% di aprile (rivisto da -0,5%). Su base annuale, il dato è salito leggermente dal 2,5% (rivisto dal 2,4%) al 2,6%, in linea con il consensus. La rilevazione core a/a è passata dal 3,2% (rivisto dal 3,1%) al 3%. Dai dati emerge anche che i margini dei negozi all’ingrosso e al dettaglio si sono ampliati dopo la contrazione di aprile. Oltre a questo, quello di oggi è un altro report che evidenzia un'inflazione meno aggressiva del previsto. Fonte immagine: Bloomberg

USA: richieste continue ai massimi da fine 2021

Nell’ultima settimana le richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 248mila unità , sopra le attese a 242mila ed in linea con la rilevazione precedente (rivista da 247mila unità). La media a 4 settimane, meno volatile, è cresciuta da 235,25mila a 240,25mila unità. Nella settimana del 31 maggio, le richieste continue sono state 1,956 milioni di unità , sopra le stime a 1,91 milioni e le precedenti 1,902 milioni (rivisto da 1,904 milioni). Per la rilevazione, si tratta del livello più alto da fine 2021 . Il dato va comunque preso con le dovute cautele, in quanto è coinciso con l’inizio della pausa estiva delle scuole in alcuni Stati e con il Memorial Day. Le misurazioni in questi periodi tendono ad essere volatili.

USA: richieste continue ai massimi da fine 2021

Nell’ultima settimana le richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 248mila unità , sopra le attese a 242mila ed in linea con la rilevazione precedente (rivista da 247mila unità). La media a 4 settimane, meno volatile, è cresciuta da 235,25mila a 240,25mila unità. Nella settimana del 31 maggio, le richieste continue sono state 1,956 milioni di unità , sopra le stime a 1,91 milioni e le precedenti 1,902 milioni (rivisto da 1,904 milioni). Per la rilevazione, si tratta del livello più alto da fine 2021 . Il dato va comunque preso con le dovute cautele, in quanto è coinciso con l’inizio della pausa estiva delle scuole in alcuni Stati e con il Memorial Day. Le misurazioni in questi periodi tendono ad essere volatili.

Schnabel (BCE): ciclo di taglio tassi verso la fine

Isabel Schnabel, esponente del board della BCE, ha detto che la campagna di taglio dei tassi potrebbe concludersi presto , in quanto l’inflazione a medio termine si sta stabilizzando intorno al suo obiettivo. In questo quadro le prospettive di crescita sono ampiamente stabili anche a dispetto del conflitto commerciale. Il tutto mentre la politica monetaria si è trasmessa senza problemi alle condizioni di finanziamento. Per Schnabel, il temporaneo undershoot di inflazione non è un problema, in quanto si invertirà presto. Oltre a questo le tariffe potrebbero finire per avere un effetto disinflazionistico.

Schnabel (BCE): ciclo di taglio tassi verso la fine

Isabel Schnabel, esponente del board della BCE, ha detto che la campagna di taglio dei tassi potrebbe concludersi presto , in quanto l’inflazione a medio termine si sta stabilizzando intorno al suo obiettivo. In questo quadro le prospettive di crescita sono ampiamente stabili anche a dispetto del conflitto commerciale. Il tutto mentre la politica monetaria si è trasmessa senza problemi alle condizioni di finanziamento. Per Schnabel, il temporaneo undershoot di inflazione non è un problema, in quanto si invertirà presto. Oltre a questo le tariffe potrebbero finire per avere un effetto disinflazionistico.

Simkus (BCE): necessario mettere in pausa i tagli dei tassi

Gediminas Simkus, Presidente della Banca centrale lituana, ha detto che a causa dell’incertezza è necessario mettere in pausa i tagli dei tassi. L’esponente del board dell’Eurotower ha evidenziato che il costo del denaro è arrivato al livello neutrale: ora è necessario mantenere la libertà di decidere. Ci potrebbe poi essere l’opportunità di riprendere il ciclo di riduzione per via della possibilità che l’inflazione scenda sotto l’obiettivo di medio termine.

Simkus (BCE): necessario mettere in pausa i tagli dei tassi

Gediminas Simkus, Presidente della Banca centrale lituana, ha detto che a causa dell’incertezza è necessario mettere in pausa i tagli dei tassi. L’esponente del board dell’Eurotower ha evidenziato che il costo del denaro è arrivato al livello neutrale: ora è necessario mantenere la libertà di decidere. Ci potrebbe poi essere l’opportunità di riprendere il ciclo di riduzione per via della possibilità che l’inflazione scenda sotto l’obiettivo di medio termine.

Trump: tariffe unilaterali stabilite in 2 settimane

Trump ha ribadito che tra una o due settimane dovrebbe inviare lettere ai partner commerciali per stabilire tariffe unilaterali . Non si sa se la minaccia avrà un seguito, in quanto erano già state fatte dichiarazioni analoghe il 16 maggio. In ogni caso, il Presidente USA ha anche fatto un’apertura, sostenendo che sarebbe disposto ad estendere il termine entro il quale i Paesi devono concludere gli accordi con l’Amministrazione per non avere dazi più alti. Tuttavia, non pensa ci sarà questa necessità. Attualmente il team di negoziazione USA sta conducendo colloqui con India, Giappone, Corea del Sud e UE. Secondo il Segretario al Commercio Howard Lutnick, Il blocco sarà probabilmente una delle ultime aree a raggiungere un deal.

Trump: tariffe unilaterali stabilite in 2 settimane

Trump ha ribadito che tra una o due settimane dovrebbe inviare lettere ai partner commerciali per stabilire tariffe unilaterali . Non si sa se la minaccia avrà un seguito, in quanto erano già state fatte dichiarazioni analoghe il 16 maggio. In ogni caso, il Presidente USA ha anche fatto un’apertura, sostenendo che sarebbe disposto ad estendere il termine entro il quale i Paesi devono concludere gli accordi con l’Amministrazione per non avere dazi più alti. Tuttavia, non pensa ci sarà questa necessità. Attualmente il team di negoziazione USA sta conducendo colloqui con India, Giappone, Corea del Sud e UE. Secondo il Segretario al Commercio Howard Lutnick, Il blocco sarà probabilmente una delle ultime aree a raggiungere un deal.

Trump: la Cina fornirà le terre rare agli USA

Trump ha confermato che il framework commerciale con la Cina è stato completato, con Pechino che fornirà terre rare e magneti e Washington che riaprirà le porte delle università agli studenti cinesi. Secondo l’accordo, gli USA applicheranno un dazio del 55% sulle importazioni di beni cinesi (10% reciproco, 20% per il traffico di fentanyl e 25% per tariffe pre-esistenti ). Pechino invece imporrà una tariffa del 10% sulle importazioni dagli Stati Uniti. Il Presidente USA ha poi dichiarato che lavorerà con Xi per aprire la Cina al commercio statunitense. In ogni caso, l’accordo deve essere ancora formalmente firmato dalle due parti.

Trump: la Cina fornirà le terre rare agli USA

Trump ha confermato che il framework commerciale con la Cina è stato completato, con Pechino che fornirà terre rare e magneti e Washington che riaprirà le porte delle università agli studenti cinesi. Secondo l’accordo, gli USA applicheranno un dazio del 55% sulle importazioni di beni cinesi (10% reciproco, 20% per il traffico di fentanyl e 25% per tariffe pre-esistenti ). Pechino invece imporrà una tariffa del 10% sulle importazioni dagli Stati Uniti. Il Presidente USA ha poi dichiarato che lavorerà con Xi per aprire la Cina al commercio statunitense. In ogni caso, l’accordo deve essere ancora formalmente firmato dalle due parti.

USA: inflazione core sotto le attese a maggio

A maggio, l’inflazione headline USA si è attestata al 2,4%, in linea rispetto alle attese Bloomberg e sopra il precedente 2,3%. La rilevazione core ha registrato il 2,8% su base annuale, meno del consensus al 2,9% e stabile rispetto ad aprile. Il Bureau of Labor Statistics riporta che l’aumento della componente abitativa (shelter) dello 0,3% su base mensile è stata la principale causa dell’aumento della rilevazione headline. A livello di singoli elementi, su base mensile i prezzi del cibo hanno segnato lo 0,3%, quelli dell’energia il -1%, quelli dei veicoli nuovi il -0,3%, quelli dei veicoli usati il -0,5%, quelli dell’abbigliamento il -0,4%, quelli delle commodities sanitarie il +0,6%, quelli dei servizi di trasporto il -0,2% e quelli dei servizi sanitari il +0,2%. Segnaliamo tuttavia che l’indice supercore è salito su base annuale dal 2,743% al 2,862%: si tratta del primo aumento da ottobre 2024. Appare quindi che i rischi di inflazione derivanti dalle tariffe siano contenuti, almeno per il momento. Secondo i calcoli Bloomberg, sono pienamente prezzati due tagli del costo del denaro da parte della Fed: il primo a settembre (81,1% di probabilità), il secondo a dicembre (96,1%).

USA: inflazione core sotto le attese a maggio

A maggio, l’inflazione headline USA si è attestata al 2,4%, in linea rispetto alle attese Bloomberg e sopra il precedente 2,3%. La rilevazione core ha registrato il 2,8% su base annuale, meno del consensus al 2,9% e stabile rispetto ad aprile. Il Bureau of Labor Statistics riporta che l’aumento della componente abitativa (shelter) dello 0,3% su base mensile è stata la principale causa dell’aumento della rilevazione headline. A livello di singoli elementi, su base mensile i prezzi del cibo hanno segnato lo 0,3%, quelli dell’energia il -1%, quelli dei veicoli nuovi il -0,3%, quelli dei veicoli usati il -0,5%, quelli dell’abbigliamento il -0,4%, quelli delle commodities sanitarie il +0,6%, quelli dei servizi di trasporto il -0,2% e quelli dei servizi sanitari il +0,2%. Segnaliamo tuttavia che l’indice supercore è salito su base annuale dal 2,743% al 2,862%: si tratta del primo aumento da ottobre 2024. Appare quindi che i rischi di inflazione derivanti dalle tariffe siano contenuti, almeno per il momento. Secondo i calcoli Bloomberg, sono pienamente prezzati due tagli del costo del denaro da parte della Fed: il primo a settembre (81,1% di probabilità), il secondo a dicembre (96,1%).

UE: colloqui con gli USA da estendere dopo il 9 luglio

Secondo quanto riporta Bloomberg, l’Unione Europea ritiene che i negoziati con gli Stati Uniti potranno estendersi oltre il 9 luglio anche se la velocità è amentata nell’ultima settimana . Secondo i rumors, lo scenario migliore sarebbe un accordo di massima entro tale data, fattore che aprirebbe le porte ad altri colloqui per definire i dettagli. Al momento, da un lato le discussioni stanno vertendo su acciaio, alluminio, automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori e gli aerei civili, dall’altro sulle barriere tariffarie e on tariffarie. Sembra comunque che i negoziati siano difficili. L’UE ritiene che Washington stia cercando concessioni unilaterali e qualsiasi accordo sarà asimmetrico e a vantaggio degli Stati Uniti. A causa di questo, il blocco starebbe preparando le contromisure, con scelte che potrebbero andare oltre i dazi. Fonte: Bloomberg

UE: colloqui con gli USA da estendere dopo il 9 luglio

Secondo quanto riporta Bloomberg, l’Unione Europea ritiene che i negoziati con gli Stati Uniti potranno estendersi oltre il 9 luglio anche se la velocità è amentata nell’ultima settimana . Secondo i rumors, lo scenario migliore sarebbe un accordo di massima entro tale data, fattore che aprirebbe le porte ad altri colloqui per definire i dettagli. Al momento, da un lato le discussioni stanno vertendo su acciaio, alluminio, automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori e gli aerei civili, dall’altro sulle barriere tariffarie e on tariffarie. Sembra comunque che i negoziati siano difficili. L’UE ritiene che Washington stia cercando concessioni unilaterali e qualsiasi accordo sarà asimmetrico e a vantaggio degli Stati Uniti. A causa di questo, il blocco starebbe preparando le contromisure, con scelte che potrebbero andare oltre i dazi. Fonte: Bloomberg

USA e Cina trovano un accordo

I due giorni di colloqui tra USA e Cina si sono conclusi con un piano per rilanciare i flussi di merci . Ora si attende il via libera di Trump e Xi. Il Segretario al Commercio Howard Lutinik ha detto che entrambe le parti hanno stabilito un framework per l’attuazione del consensus di Ginevra. Il funzionario USA ha dichiarato che Pechino si sarebbe impegnata ad accelerare l’export di terre rare, mentre Washington avrebbe alleggerito alcuni controlli sulle esportazioni. In generale i dettagli restano scarsi e tutto rimane subordinato alle decisioni dei Presidenti dei due Paesi.

USA e Cina trovano un accordo

I due giorni di colloqui tra USA e Cina si sono conclusi con un piano per rilanciare i flussi di merci . Ora si attende il via libera di Trump e Xi. Il Segretario al Commercio Howard Lutinik ha detto che entrambe le parti hanno stabilito un framework per l’attuazione del consensus di Ginevra. Il funzionario USA ha dichiarato che Pechino si sarebbe impegnata ad accelerare l’export di terre rare, mentre Washington avrebbe alleggerito alcuni controlli sulle esportazioni. In generale i dettagli restano scarsi e tutto rimane subordinato alle decisioni dei Presidenti dei due Paesi.

USA: si avvicinano gli accordi con Cina e Messico

Cresce la positività sul fronte commerciale. Il Segretario al Commercio USA, Howard Lutnik, ha detto che i negoziati con la Cina sono andati molto bene . Per il funzionario, le negoziazioni potrebbero concludersi in serata, ma se necessario proseguiranno anche domani. Intanto, Bloomberg riporta che Stati Uniti e Messico si starebbero avvicinando a un accordo che andrebbe ad eliminare i dazi al 50% sulle importazioni di acciaio fino ad un certo volume , più alto rispetto al deal simile stretto durante il 1° mandato di Trump. Nel 2019 il negoziato cercava di impedire l'import oltre i livelli medi del 2015-2017. Secondo i rumors comunque, l'accordo non sarebbe ancora stato finalizzato.

USA: si avvicinano gli accordi con Cina e Messico

Cresce la positività sul fronte commerciale. Il Segretario al Commercio USA, Howard Lutnik, ha detto che i negoziati con la Cina sono andati molto bene . Per il funzionario, le negoziazioni potrebbero concludersi in serata, ma se necessario proseguiranno anche domani. Intanto, Bloomberg riporta che Stati Uniti e Messico si starebbero avvicinando a un accordo che andrebbe ad eliminare i dazi al 50% sulle importazioni di acciaio fino ad un certo volume , più alto rispetto al deal simile stretto durante il 1° mandato di Trump. Nel 2019 il negoziato cercava di impedire l'import oltre i livelli medi del 2015-2017. Secondo i rumors comunque, l'accordo non sarebbe ancora stato finalizzato.

Vujcic (BCE): attesa sui tassi fino a settembre

Boris Vujcic, Presidente della Banca centrale croata, ha detto che la BCE dovrebbe aspettare almeno fino a settembre prima di prendere in considerazione un’altra mossa sui tassi . Al momento, l’esponente del board dell’Eurotower ritiene che la politica monetaria sia in una buona posizione e ci si può quindi permettere di avere più dati e maggiore chiarezza sul fronte commerciale. Un punto a cui sarà da fare attenzione riguarda le ragioni della recente disinflazione (tasso di cambio e prezzi dell’energia), che sono molto volatili.

Vujcic (BCE): attesa sui tassi fino a settembre

Boris Vujcic, Presidente della Banca centrale croata, ha detto che la BCE dovrebbe aspettare almeno fino a settembre prima di prendere in considerazione un’altra mossa sui tassi . Al momento, l’esponente del board dell’Eurotower ritiene che la politica monetaria sia in una buona posizione e ci si può quindi permettere di avere più dati e maggiore chiarezza sul fronte commerciale. Un punto a cui sarà da fare attenzione riguarda le ragioni della recente disinflazione (tasso di cambio e prezzi dell’energia), che sono molto volatili.
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