A settembre l’inflazione headline USA si è attestata al 3% su base annuale , sotto le attese al 3,1% e sopra il 2,9% di agosto. Il dato core è sceso dal 3,1% al 3% , anche in questo caso sotto le stime al 3,1%. Su base mensile è stato registrato rispettivamente il 0,3% e il 0,2%, con stime allo 0,4% e allo 0,3%. Il BLS ha segnalato che il principale elemento che ha contribuito all’aumento del dato è stato il prezzo del carburante , cresciuto del 4,1% m/m. Dei singoli componenti, i prezzi del cibo hanno registrato il +0,2% su base mensile, quelli dell’energia il +1,5%, quelli dei veicoli nuovi il +0,2%, quelli dei veicoli nuovi il -0,4%, quelli dei vestiti il -0,4%, quelli delle commodities sanitarie il -0,1%, quelli abitativi (shelter) il +0,2%, quelli dei servizi di trasporto il +0,3% e quelli dei servizi sanitari il +0,3%. Dopo il dato, i calcoli Bloomberg mostrano che il mercato ha iniziato a prezzare pienamente altri due tagli dei tassi da parte della Fed nel 2025 , il primo nel meeting della prossima settimana.