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Conferenza stampa Jerome Powell

Nella conferenza stampa a margine della riunione, Powell ha detto che il taglio di oggi riflette in parte un cambiamento nell’equilibrio dei rischi , in quanto sono aumentati sul fronte occupazionale. Per il Governatore della Federal Reserve, buona parte del rallentamento nella crescita occupazionale deriva dalla riduzione dell’offerta di manodopera , provocata dall’immigrazione e dalla minor partecipazione alla forza lavoro. Tuttavia, si è vista anche una flessione della domanda. Le revisioni dei dati indicano che il mercato del lavoro non è più solido. La veloce contrazione della domanda e dell’offerta di manodopera ha attirato l’attenzione di tutti. L’attività immobiliare resta debole, mentre il tasso di disoccupazione resta su livelli relativamente bassi. L’inflazione è ancora elevata, specie per quanto riguarda i prezzi dei beni, che quest’anno stanno contando per la maggior parte degli aumenti . Sul fronte dei servizi invece, le pressioni continuano a diminuire. Gli effetti delle politiche governative sono incerti e c’è il pericolo che i dazi provochino un aumento più persistente dell’inflazione. L’obiettivo della Banca centrale è evitare che ciò accada. Per Powell, l’impatto delle tariffe è solo all’inizio ma il trasferimento sui prezzi al consumo è stato più lento e contenuto del previsto per ora. In ogni caso, i rischi legati all’inflazione appaiono più contenuti, anche per via del rallentamento di economia e occupazione. Il prezzo dei dazi viene pagato per lo più dalle aziende che si trovano tra l’esportatore e il consumatore . Lato tassi, Powell ritiene che la mossa di oggi abbia spostato il costo del denaro a livelli più neutrali . In ogni caso, il dot-plot non rappresenta un piano di azione vincolante. Oltre a questo, la riduzione odierna è di risk management , vale a dire che non necessariamente partirà un nuovo ciclo di tagli. I consumi sono ben oltre le aspettative. Su una riduzione da 50 punti base del costo del denaro, non c’è stato un ampio sostegno. Interessante evidenziare che secondo il Bloomberg Intelligence US Rates Strategy natural language processing model, le dichiarazioni di apertura di Powell sono state più accomodanti dell’anno scorso, quando c’è stato il taglio da 50 punti base . Il riassunto della conferenza stampa Taglio dei tassi : riduzione di 25 punti base, definita come misura di risk management, non necessariamente l’inizio di un nuovo ciclo di allentamento. Equilibrio dei rischi : Powell ha segnalato un aumento dei rischi legati all’occupazione, principale driver della decisione. Mercato del lavoro : Rallentamento della crescita occupazionale dovuto in parte a minore offerta di manodopera (immigrazione e partecipazione). Presente anche un calo della domanda di lavoratori. Le revisioni ai dati hanno mostrato che il mercato “non è più solido”. Disoccupazione su livelli relativamente bassi, ma con segnali di indebolimento. Inflazione : Ancora elevata e trainata soprattutto dai beni, che quest’anno hanno spiegato la maggior parte degli aumenti. Pressioni sui servizi in fase di attenuazione. Effetti delle politiche governative incerti; rischio che i dazi alimentino inflazione persistente. Finora il pass-through dei dazi ai consumatori è stato lento e contenuto. Tariffe : il costo ricade principalmente sulle aziende intermediarie, non sugli esportatori. Tassi di interesse : la mossa porta il costo del denaro verso livelli più neutrali; il dot-plot non è un piano vincolante. Consumi : ben oltre le attese, come mostrato dai dati sulle vendite al dettaglio. Taglio da 50 punti base : mancava un ampio sostegno all’interno del FOMC.

Conferenza stampa Jerome Powell

Nella conferenza stampa a margine della riunione, Powell ha detto che il taglio di oggi riflette in parte un cambiamento nell’equilibrio dei rischi , in quanto sono aumentati sul fronte occupazionale. Per il Governatore della Federal Reserve, buona parte del rallentamento nella crescita occupazionale deriva dalla riduzione dell’offerta di manodopera , provocata dall’immigrazione e dalla minor partecipazione alla forza lavoro. Tuttavia, si è vista anche una flessione della domanda. Le revisioni dei dati indicano che il mercato del lavoro non è più solido. La veloce contrazione della domanda e dell’offerta di manodopera ha attirato l’attenzione di tutti. L’attività immobiliare resta debole, mentre il tasso di disoccupazione resta su livelli relativamente bassi. L’inflazione è ancora elevata, specie per quanto riguarda i prezzi dei beni, che quest’anno stanno contando per la maggior parte degli aumenti . Sul fronte dei servizi invece, le pressioni continuano a diminuire. Gli effetti delle politiche governative sono incerti e c’è il pericolo che i dazi provochino un aumento più persistente dell’inflazione. L’obiettivo della Banca centrale è evitare che ciò accada. Per Powell, l’impatto delle tariffe è solo all’inizio ma il trasferimento sui prezzi al consumo è stato più lento e contenuto del previsto per ora. In ogni caso, i rischi legati all’inflazione appaiono più contenuti, anche per via del rallentamento di economia e occupazione. Il prezzo dei dazi viene pagato per lo più dalle aziende che si trovano tra l’esportatore e il consumatore . Lato tassi, Powell ritiene che la mossa di oggi abbia spostato il costo del denaro a livelli più neutrali . In ogni caso, il dot-plot non rappresenta un piano di azione vincolante. Oltre a questo, la riduzione odierna è di risk management , vale a dire che non necessariamente partirà un nuovo ciclo di tagli. I consumi sono ben oltre le aspettative. Su una riduzione da 50 punti base del costo del denaro, non c’è stato un ampio sostegno. Interessante evidenziare che secondo il Bloomberg Intelligence US Rates Strategy natural language processing model, le dichiarazioni di apertura di Powell sono state più accomodanti dell’anno scorso, quando c’è stato il taglio da 50 punti base . Il riassunto della conferenza stampa Taglio dei tassi : riduzione di 25 punti base, definita come misura di risk management, non necessariamente l’inizio di un nuovo ciclo di allentamento. Equilibrio dei rischi : Powell ha segnalato un aumento dei rischi legati all’occupazione, principale driver della decisione. Mercato del lavoro : Rallentamento della crescita occupazionale dovuto in parte a minore offerta di manodopera (immigrazione e partecipazione). Presente anche un calo della domanda di lavoratori. Le revisioni ai dati hanno mostrato che il mercato “non è più solido”. Disoccupazione su livelli relativamente bassi, ma con segnali di indebolimento. Inflazione : Ancora elevata e trainata soprattutto dai beni, che quest’anno hanno spiegato la maggior parte degli aumenti. Pressioni sui servizi in fase di attenuazione. Effetti delle politiche governative incerti; rischio che i dazi alimentino inflazione persistente. Finora il pass-through dei dazi ai consumatori è stato lento e contenuto. Tariffe : il costo ricade principalmente sulle aziende intermediarie, non sugli esportatori. Tassi di interesse : la mossa porta il costo del denaro verso livelli più neutrali; il dot-plot non è un piano vincolante. Consumi : ben oltre le attese, come mostrato dai dati sulle vendite al dettaglio. Taglio da 50 punti base : mancava un ampio sostegno all’interno del FOMC.

La Fed taglia i tassi di 25 punti base

Come da attese, la Fed ha tagliato i tassi di 25 punti base , portandoli all’intervallo 4%-4,25%. Il comunicato stampa rilasciato dalla Banca centrale ribadisce che l’attività economica ha subito una contrazione nella prima parte dell’anno. La crescita dell’occupazione ha subito un rallentamento e il tasso di disoccupazione è aumentato lievemente, pur restando basso. La Fed ritiene che l’incertezza sulle prospettive economiche resta elevata, mentre i rischi al ribasso sul lato occupazionale del mandato sono cresciuti . Nessun’altra novità da segnalare. A votare contro la decisione è stato Stephen Miran , che avrebbe preferito tagliare di 50 punti base. La Federal Reserve ha anche rilasciato le proiezioni economiche aggiornate. Nel dettaglio, il PIL è atteso in crescita dell’1,6% nel 2025 (da 1,4%), dell’1,8% nel 2026 (da 1,6%), dell’1,9% nel 2027 (da 1,8%), dell’1,8% nel 2028 e dell’1,8% nel Longer Run (stabile). Il tasso di disoccupazione è visto al 4,5% nel 2025 (stabile), al 4,4% nel 2026 (da 4,5%), al 4,3% nel 2027 (da 4,4%), al 4,2% nel 2028 e nel Longer Run. Il PCE headline è stimato al 3% nel 2025 (stabile), al 2,6% nel 2026 (da 2,4%), al 2,1% nel 2027 (stabile) e al 2% nel 2028 e nel Longer Run. Il PCE core è visto al 3,1% nel 2025 (stabile), al 2,6% nel 2026 (da 2,4%), al 2,1% nel 2027 (stabile) e al 2% nel 2028. Infine, il tasso mediano dei Fed Funds è stimato al 3,6% nel 2025 (da 3,9%), al 3,4% nel 2026 (da 3,6%), al 3,1% nel 2027 (da 3,4%) e 2028 e al 3% nel Longer Run (stabile). In sintesi, il dot-plot mostra altri 2 tagli possibili nel 2025 . Oltre a questo, la Banca centrale ha smesso di definire “solido” il mercato del lavoro.

La Fed taglia i tassi di 25 punti base

Come da attese, la Fed ha tagliato i tassi di 25 punti base , portandoli all’intervallo 4%-4,25%. Il comunicato stampa rilasciato dalla Banca centrale ribadisce che l’attività economica ha subito una contrazione nella prima parte dell’anno. La crescita dell’occupazione ha subito un rallentamento e il tasso di disoccupazione è aumentato lievemente, pur restando basso. La Fed ritiene che l’incertezza sulle prospettive economiche resta elevata, mentre i rischi al ribasso sul lato occupazionale del mandato sono cresciuti . Nessun’altra novità da segnalare. A votare contro la decisione è stato Stephen Miran , che avrebbe preferito tagliare di 50 punti base. La Federal Reserve ha anche rilasciato le proiezioni economiche aggiornate. Nel dettaglio, il PIL è atteso in crescita dell’1,6% nel 2025 (da 1,4%), dell’1,8% nel 2026 (da 1,6%), dell’1,9% nel 2027 (da 1,8%), dell’1,8% nel 2028 e dell’1,8% nel Longer Run (stabile). Il tasso di disoccupazione è visto al 4,5% nel 2025 (stabile), al 4,4% nel 2026 (da 4,5%), al 4,3% nel 2027 (da 4,4%), al 4,2% nel 2028 e nel Longer Run. Il PCE headline è stimato al 3% nel 2025 (stabile), al 2,6% nel 2026 (da 2,4%), al 2,1% nel 2027 (stabile) e al 2% nel 2028 e nel Longer Run. Il PCE core è visto al 3,1% nel 2025 (stabile), al 2,6% nel 2026 (da 2,4%), al 2,1% nel 2027 (stabile) e al 2% nel 2028. Infine, il tasso mediano dei Fed Funds è stimato al 3,6% nel 2025 (da 3,9%), al 3,4% nel 2026 (da 3,6%), al 3,1% nel 2027 (da 3,4%) e 2028 e al 3% nel Longer Run (stabile). In sintesi, il dot-plot mostra altri 2 tagli possibili nel 2025 . Oltre a questo, la Banca centrale ha smesso di definire “solido” il mercato del lavoro.

Santos Pereira (BCE): i tassi rimarranno fermi per qualche mese

Alvaro Santos Pereira, prossimo Governatore della Banca centrale portoghese, ha detto che l’attuale atteggiamento di politica monetaria è adeguato . La BCE dovrebbe quindi lasciare fermo il costo del denaro nei prossimi mesi. Santos Pereira ha detto di non essere sicuramente una colomba : questo va contro il suo predecessore, Mario Centeno, uno dei componenti più dovish del board.

Santos Pereira (BCE): i tassi rimarranno fermi per qualche mese

Alvaro Santos Pereira, prossimo Governatore della Banca centrale portoghese, ha detto che l’attuale atteggiamento di politica monetaria è adeguato . La BCE dovrebbe quindi lasciare fermo il costo del denaro nei prossimi mesi. Santos Pereira ha detto di non essere sicuramente una colomba : questo va contro il suo predecessore, Mario Centeno, uno dei componenti più dovish del board.

Stournaras (BCE): l'obiettivo del soft landing è stato raggiunto

Yannis Stournaras, Presidente della Banca centrale greca, ha detto che la BCE è riuscita a portare l’inflazione al target senza penalizzare in modo eccessivo l’economia , archiviando il tanto sperato soft landing. Ora è importante che l’istituto centrale reagisca con flessibilità ai dati economici man mano che vengono pubblicati. Per l’esponente del board dell’Eurotower, l’ultima decisione in materia di politica monetaria è stata prudente in un contesto fluido e incerto. In generale, la crescita economica dovrebbe continuare ad essere sostenuta dalle condizioni di finanziamento favorevoli, dal miglioramento del clima per gli investimenti e dalla domanda ancora forte. I rischi continuano a derivare dalla politica commerciale e dalle tensioni geopolitiche.

Stournaras (BCE): l'obiettivo del soft landing è stato raggiunto

Yannis Stournaras, Presidente della Banca centrale greca, ha detto che la BCE è riuscita a portare l’inflazione al target senza penalizzare in modo eccessivo l’economia , archiviando il tanto sperato soft landing. Ora è importante che l’istituto centrale reagisca con flessibilità ai dati economici man mano che vengono pubblicati. Per l’esponente del board dell’Eurotower, l’ultima decisione in materia di politica monetaria è stata prudente in un contesto fluido e incerto. In generale, la crescita economica dovrebbe continuare ad essere sostenuta dalle condizioni di finanziamento favorevoli, dal miglioramento del clima per gli investimenti e dalla domanda ancora forte. I rischi continuano a derivare dalla politica commerciale e dalle tensioni geopolitiche.

Nvidia: Cina blocca gli acquisti del chip RTX Pro 6000D

Secondo quanto riporta il Financial Times, la Cyberspace Administration cinese ha ordinato a diverse aziende tech come Alibaba e ByteDance di annullare gli ordini del chip RTX Pro 6000D di Nvidia . L’autorità di vigilanza ha comunicato alle società di interrompere i test sui chip e di annullare gli ordini esistenti. Secondo il FT, le aziende avevano effettuato ordini per decine di migliaia di prodotti del colosso statunitense. La decisione sarebbe stata presa in quanto Pechino ha la sensazione che i suoi chip nazionali siano più sofisticati rispetto al passato. Al momento, le azioni Nvidia segnano il -0,94% nel pre-market di Wall Street.

Nvidia: Cina blocca gli acquisti del chip RTX Pro 6000D

Secondo quanto riporta il Financial Times, la Cyberspace Administration cinese ha ordinato a diverse aziende tech come Alibaba e ByteDance di annullare gli ordini del chip RTX Pro 6000D di Nvidia . L’autorità di vigilanza ha comunicato alle società di interrompere i test sui chip e di annullare gli ordini esistenti. Secondo il FT, le aziende avevano effettuato ordini per decine di migliaia di prodotti del colosso statunitense. La decisione sarebbe stata presa in quanto Pechino ha la sensazione che i suoi chip nazionali siano più sofisticati rispetto al passato. Al momento, le azioni Nvidia segnano il -0,94% nel pre-market di Wall Street.

Regno Unito: inflazione resta ai massimi da 1 anno e mezzo

Nel Regno Unito l’inflazione headline si è attestata al 3,8% su base annuale , in linea con il dato di luglio e con le attese Bloomberg. La rilevazione si è mantenuta ai massimi da 1 anno e mezzo , elemento che consolida ulteriormente l’ipotesi di tassi fermi da parte della BoE nel meeting di domani. La misura core è scesa dal 3,8% al 3,6%, come da previsioni .

Regno Unito: inflazione resta ai massimi da 1 anno e mezzo

Nel Regno Unito l’inflazione headline si è attestata al 3,8% su base annuale , in linea con il dato di luglio e con le attese Bloomberg. La rilevazione si è mantenuta ai massimi da 1 anno e mezzo , elemento che consolida ulteriormente l’ipotesi di tassi fermi da parte della BoE nel meeting di domani. La misura core è scesa dal 3,8% al 3,6%, come da previsioni .

Escriva e de Guindos (BCE): tutte le opzioni restano sul tavolo

Jose Luis Escriva, Presidente della Banca centrale spagnola, ha detto che la BCE deve restare pronta ad agire sul fronte dei tassi , anche se l’inflazione appare sotto controllo. Il motivo è che l’incertezza rimane elevata. Per ora, i tassi al 2% sembrano essere ragionevoli. Anche Luis de Guindos, Vicepresidente dell’Eurotower, è d’accordo nel mantenere tutte le opzioni sul tavolo per poter affrontare gli eventuali cambiamenti del contesto economico.

Escriva e de Guindos (BCE): tutte le opzioni restano sul tavolo

Jose Luis Escriva, Presidente della Banca centrale spagnola, ha detto che la BCE deve restare pronta ad agire sul fronte dei tassi , anche se l’inflazione appare sotto controllo. Il motivo è che l’incertezza rimane elevata. Per ora, i tassi al 2% sembrano essere ragionevoli. Anche Luis de Guindos, Vicepresidente dell’Eurotower, è d’accordo nel mantenere tutte le opzioni sul tavolo per poter affrontare gli eventuali cambiamenti del contesto economico.

USA: consumi guidati dalla popolazione più ricca

Secondo un’analisi condotta da Mark Zandi di Moody’s Analytics, una quota crescente della spesa dei consumatori statunitensi è rappresentata dal 10% più ricco della popolazione . In particolare, nel 2° trimestre questi soggetti hanno contato per il 48,5% del totale: si tratta dei massimi dal 1989. Ciò implica che se questi consumatori diventassero più cauti, l’economia potrebbe subire una recessione. Fonte: Bloomberg

USA: consumi guidati dalla popolazione più ricca

Secondo un’analisi condotta da Mark Zandi di Moody’s Analytics, una quota crescente della spesa dei consumatori statunitensi è rappresentata dal 10% più ricco della popolazione . In particolare, nel 2° trimestre questi soggetti hanno contato per il 48,5% del totale: si tratta dei massimi dal 1989. Ciò implica che se questi consumatori diventassero più cauti, l’economia potrebbe subire una recessione. Fonte: Bloomberg

USA: vendite al dettaglio meglio delle attese ad agosto

Ad agosto le vendite al dettaglio statunitensi si sono attestate allo 0,6%, meglio dello 0,2% atteso da Bloomberg ed in linea con il precedente (rivisto da 0,5%). Il dato sul gruppo di controllo, utilizzato nel calcolo del PIL, si è attestato allo 0,7%, sopra il consensus allo 0,4% e dello 0,5% di luglio. Delle 13 categorie censite, 9 hanno registrato un incremento. La misurazione evidenzia come il consumatore statunitense ha ancora potere di spesa , anche a dispetto dei maggiori costi provocati dai dazi.

USA: vendite al dettaglio meglio delle attese ad agosto

Ad agosto le vendite al dettaglio statunitensi si sono attestate allo 0,6%, meglio dello 0,2% atteso da Bloomberg ed in linea con il precedente (rivisto da 0,5%). Il dato sul gruppo di controllo, utilizzato nel calcolo del PIL, si è attestato allo 0,7%, sopra il consensus allo 0,4% e dello 0,5% di luglio. Delle 13 categorie censite, 9 hanno registrato un incremento. La misurazione evidenzia come il consumatore statunitense ha ancora potere di spesa , anche a dispetto dei maggiori costi provocati dai dazi.

Kazaks (BCE): nessun motivo per tagliare i tassi

Martins Kazaks, Presidente della Banca centrale lettone, ha detto che non ci sono motivi per tagliare i tassi . L’incertezza è elevata, specie sul fronte geopolitico, mentre altri rischi restano: in questo quadro, la BCE prenderà le decisioni necessarie. Per abbassare il costo del denaro, servirebbe un indebolimento dell’economia e una discesa dell’inflazione sotto il 2%.

Kazaks (BCE): nessun motivo per tagliare i tassi

Martins Kazaks, Presidente della Banca centrale lettone, ha detto che non ci sono motivi per tagliare i tassi . L’incertezza è elevata, specie sul fronte geopolitico, mentre altri rischi restano: in questo quadro, la BCE prenderà le decisioni necessarie. Per abbassare il costo del denaro, servirebbe un indebolimento dell’economia e una discesa dell’inflazione sotto il 2%.

Trump: venerdì colloquio con Xi Jinping

Donald Trump ha dichiarato che venerdì parlerà con il Presidente cinese Xi Jinping , dopo i colloqui intercorsi tra le due superpotenze durante la settimana. Il Presidente USA ha anche lasciato intendere che le parti hanno raggiunto un accordo per mantenere attiva TikTok in territorio statunitense.

Trump: venerdì colloquio con Xi Jinping

Donald Trump ha dichiarato che venerdì parlerà con il Presidente cinese Xi Jinping , dopo i colloqui intercorsi tra le due superpotenze durante la settimana. Il Presidente USA ha anche lasciato intendere che le parti hanno raggiunto un accordo per mantenere attiva TikTok in territorio statunitense.

Schnabel (BCE): meglio tenere fermi i tassi

Isabel Schnabel, esponente del board della BCE, ha detto che l’istituto centrale dovrebbe mantenere fermi in tassi , in un contesto in cui deviazioni dal target di inflazione dovrebbero essere tollerate. In questo quadro, i rischi al rialzo per i prezzi sono predominanti . Per quanto concerne la crescita economica, questa sarà sopra il potenziale, contribuendo alle pressioni sul fronte inflazionistico.

Schnabel (BCE): meglio tenere fermi i tassi

Isabel Schnabel, esponente del board della BCE, ha detto che l’istituto centrale dovrebbe mantenere fermi in tassi , in un contesto in cui deviazioni dal target di inflazione dovrebbero essere tollerate. In questo quadro, i rischi al rialzo per i prezzi sono predominanti . Per quanto concerne la crescita economica, questa sarà sopra il potenziale, contribuendo alle pressioni sul fronte inflazionistico.

Cina: rallentano vendite al dettaglio e produzione industriale

Ad agosto, le vendite al dettaglio cinesi si sono attestate al 3,4%, sotto le attese Bloomberg al 3,8% e il precedente 3,7%. La produzione industriale ha invece registrato il 5,2%, meno di quanto previsto dal consensus al 5,6% e del 5,7% di luglio. La flessione incrementa le pressioni sui negoziati che si dovranno svolgere tra USA e Cina nel corso della settimana. Il rallentamento registrato aumenta le probabilità di nuovi stimoli all’economia da parte del Governo. Diversi analisti ritengono che si potrebbe assistere ad un forte rallentamento del PIL nel 3° trimestre 2025. Fonte immagine: Bloomberg

Cina: rallentano vendite al dettaglio e produzione industriale

Ad agosto, le vendite al dettaglio cinesi si sono attestate al 3,4%, sotto le attese Bloomberg al 3,8% e il precedente 3,7%. La produzione industriale ha invece registrato il 5,2%, meno di quanto previsto dal consensus al 5,6% e del 5,7% di luglio. La flessione incrementa le pressioni sui negoziati che si dovranno svolgere tra USA e Cina nel corso della settimana. Il rallentamento registrato aumenta le probabilità di nuovi stimoli all’economia da parte del Governo. Diversi analisti ritengono che si potrebbe assistere ad un forte rallentamento del PIL nel 3° trimestre 2025. Fonte immagine: Bloomberg

Cina: Nvidia viola le leggi anti monopolio

Secondo quanto riporta Bloomberg, la Cina ha stabilito che Nvidia ha violato le leggi anti-monopolio . La decisione è arrivata a seguito di un’indagine preliminare e aggiunge pressioni alle negoziazioni commerciali con gli USA. La State Administration for Market Regulation non ha fornito spiegazioni. Nel pre-market di Wall Street, le azioni Nvidia segnano il -2,04%.

Cina: Nvidia viola le leggi anti monopolio

Secondo quanto riporta Bloomberg, la Cina ha stabilito che Nvidia ha violato le leggi anti-monopolio . La decisione è arrivata a seguito di un’indagine preliminare e aggiunge pressioni alle negoziazioni commerciali con gli USA. La State Administration for Market Regulation non ha fornito spiegazioni. Nel pre-market di Wall Street, le azioni Nvidia segnano il -2,04%.

Kocher (BCE): il ciclo dei tagli è concluso

Martin Kocher, Presidente della Banca centrale dell’Austria, ha detto che il ciclo di tagli è concluso, o molto vicino all’esserlo . Per l’esponente del board della BCE, l’istituto centrale può rimanere in attesa fino a quando avrà le prove di assenza di maggiori shock nei dati. Se ci fossero cambiamenti nelle rilevazioni o nei rischi, allora una risposta si rivelerà necessaria. Questa però potrà andare in entrambe le direzioni.

Kocher (BCE): il ciclo dei tagli è concluso

Martin Kocher, Presidente della Banca centrale dell’Austria, ha detto che il ciclo di tagli è concluso, o molto vicino all’esserlo . Per l’esponente del board della BCE, l’istituto centrale può rimanere in attesa fino a quando avrà le prove di assenza di maggiori shock nei dati. Se ci fossero cambiamenti nelle rilevazioni o nei rischi, allora una risposta si rivelerà necessaria. Questa però potrà andare in entrambe le direzioni.
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