Il Certificato della Settimana di Alessandro Pavan

Dopo una fase di rallentamento, dovuto ad una fisiologica rotazione settoriale, nel corso dell’ultima settimana il Nasdaq è tornato a ruggire, riportandosi a ridosso dei massimi storici fatti segnare a metà febbraio. Con la partenza sprint di aprile, grazie ad un rendimento del 3,51% nella prima settimana, anche l’indice tecnologico recupera il passo e riporta in verde il suo valore YTD.

Motivo per il quale, la scelta del certificato della settimana ritorna oggi su due sottostanti tech.

Con la discesa della volatilità, testimoniata dal valore del VIX che quota oggi intorno a 18, ben lontano dai 30 toccati a inizio marzo, anche il rendimento potenziale che possiamo attenderci dalle nuove emissioni è inevitabilmente destinato a scendere.

Per mantenere adeguati livelli di redditività è perciò necessario andare alla ricerca di sottostanti magari meno conosciuti ma che mantengono un buon livello di volatilità, ahimè necessario ad ottenere un flusso cedolare interessante. Fondamentale in questa tipologia di approccio è la selezione dei singoli titoli, cercando valore su aziende con solidi fondamentali o elevato potenziale, o, perché no, entrambe le cose.

Il certificato selezionato infatti, ha come sottostanti Palantir e Salesforce. E’ un prodotto di Vontobel, quotato oggi ed acquistabile leggermente sotto la pari a 99,40€ con i due sottostanti sopra a strike. Il flusso cedolare è molto interessante considerata la presenza di soli due titoli e i livelli barriera che analizzeremo in seguito, ed è pari al 15,32% annuo con pagamento trimestrale.

Entriamo nel dettaglio dei sottostanti.

Palantir Technologies è una società californiana che si occupa di data mining e sviluppa software per gestire, analizzare e proteggere i dati. Nei primi anni ha lavorato soprattutto con enti governativi ed agenzie di intelligence, fornendo i propri software a CIA, FBI, NSA e arrivando oggi a partecipare attivamente al fianco di alcuni Stati nella gestione della pandemia e nella distribuzione efficiente dei vaccini. Nel settore privato vanta collaborazioni con Airbus, Scuderia Ferrari, IBM, Rio Tinto, P&G, e molti altri.

Palantir si è quotata in borsa nel settembre dello scorso anno, attirando oltre 3 miliardi di dollari, nonostante nei 17 anni di vita la società non abbia ancora distribuito profitti ai suoi azionisti, a causa degli ingenti investimenti in R&D. Nonostante questo è però sempre stata finanziata dal governo statunitense e dal ministero della difesa per sviluppare software di gestione che, ad oggi, hanno un livello nettamente superiore rispetto a quelli sviluppati dalla concorrenza.

Palantir Technologies quota oggi 23,27$, dopo aver toccato un massimo a 45$ nei mesi scorsi. L’area dei 21/22$ sembra però un buon supporto per i prezzi, motivo per cui la barriera, posta a 13,70$ (al 60% del prezzo di strike) sembra estremamente conservativa se consideriamo che si trova al -70% dai massimi di febbraio.

Il secondo sottostante, certamente più noto è Salesforce. Nasce nel 1999 a San Francisco dall’idea di realizzare una piattaforma CRM completamente basata sul cloud, estremamente innovatore all’epoca quanto diffuso oggi e strumento indispensabile per le aziende che desirano ottimizzare i processi di vendita online: dall’assistenza, al marketing, all’analisi delle transazioni.

Dopo l’inevitabile contraccolpo subito dalla bolla dot-com, Salesforce si è contraddistinta per le innovazioni di prodotto ed ha visto il suo fatturato crescere anno dopo anno, arrivando ad oltre 21 miliardi ed arrivando ad essere leader indiscussa nel settore. Le recenti acquisizioni di Tableau e Slack mirano a rafforzare ulteriormente questa posizione di fronte alla crescita dei competitor.

Anche in questo caso i livelli di prezzo sono molto interessanti. Con una quotazione oggi pari a 221,09$, la barriera posta a 130$ è su livelli che il titolo non vede dal maggio del 2018 e che non sono stati toccati nemmeno nella crisi di marzo 2020. Inoltre, come nel caso precedente, il titolo si trova oggi ben lontano dai massimi fatti registrare ad agosto scorso a 284$.

Per concludere, riscontro vari ottimi motivi per poter selezionare questo certificato:

  • ritengo Palantir un’ottima società e, oltre a questo certificato, è presente un solo altro strumento con questo sottostante ma trattasi di un Athena che non prevede quindi il pagamento del premio qualora il sottostante rimanga laterale e non torni sopra ai 32,58$ dello strike; in questo caso quindi ho una barriera molto più conservativa un pagamento molto più probabile anche se inferiore;
  • entrambi i sottostanti hanno rintracciato in modo importante dai massimi, di conseguenza il prezzo di accesso offre oggi maggiore sicurezza;
  • il rendimento annuo offerto dal certificato è molto interessante in virtù della profondità dei livelli di barriera.

https://certificati.vontobel.com/IT/IT/Prodotti/DE000VQ6DGC8

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO