03 settembre 2021
Dopo lo scampato pericolo del simposio di Jackson Hole, al quale i mercati hanno reagito con copiosi rialzi sulla scia di un tapering certo ma non così importante, almeno nell’immediato, e il mancato accenno ad un possibile rialzo dei tassi, lo scenario torna quello di sempre. Ovvero gli indici azionari impostati al rialzo con diversi nuovi record storici. Questa settimana tocca anche al Dax, che sfonda per la prima volta nella sua storia i 16.000 punti, con il Nasdaq arrivato a 15.694 e con l’S&P500 a 4.544. Impostato al rialzo anche il nostro FTSE MIB che dopo una fisiologica correzione, torna a puntare ai massimi di periodo per superare quei 26.700 che ad inizio agosto hanno innescato il cambio di rotta.
In questo contesto monodirezionale, anche il VIX si dirige verso i minimi di periodo e torna sotto quota 16, cosa accaduta solo un paio di volte nel 2021.
Il rendimento del mio portafoglio sale anch’esso, in linea con l’euforia che contraddistingue i listini, e si porta al 11,37%. Ad impattare sulla performance complessiva va registrato il progresso nel corso della settimana del 3,73% da parte dell’athena su Palantir, con il titolo in costante risalita che può finalmente puntare ai 30$ e, oltre quelli, allo strike del prodotto che garantirebbe il rimborso maggiorato di un copioso coupon che aumenta del 7,5% a trimestre. Risalita importante anche da parte del DE000VP5SXK7 con worst of Alibaba, che dai minimi registrati in area 75€ torna a quotare oggi 83,80€, grazie al rimbalzo del titolo che si allontana dalla barriera. A controbilanciare invece c’è la discesa del certificato con worst of Lufthansa che per la prima volta scende sotto i 90€, precisamente a 88,50€, valore però mitigato dall’incasso di due cedole per un totale di 6,50€. Nelle prossime settimane terrò monitorata la situazione per valutare un’eventuale liquidazione, anche se la barriera a 7,3938 (60% dello strike) lascia ancora un buon margine di tranquillità.
Si conferma invece l’antico adagio “vendi, guadagna e pentiti” in merito al certificato liquidato la settimana scorsa con Leonardo che ha riportato diverse sedute consecutive in positivo e ha riportato la quotazione sopra ai 7€, allontanarsi dalla barriera a 6,84€ con il prezzo del certificato che dai 898€ del prezzo di vendita quota ora 915€. Non che questo punto e mezzo percentuale impatti in modo importante sul rendimento, quanto sulle prospettive del certificato che con il titolo sopra la soglia dei 7€ probabilmente avrei mantenuto in portafoglio.
Come periodicamente accade, vado a fare un recap dei prodotti in portafoglio per i quali i prezzi sono ancora interessanti per l’acquisto:
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