L’ottimismo sui mercati azionari sembra essersi preso una pausa. Il future sull’S&P 500 registra il -0,18%, quello sul Dow Jones il -0,15% e quello sul NASDAQ 100 il -0,25%. Il FTSE Mib intanto segna il -0,16%, il DAX il +0,01% e il CAC 40 il +,011%.
Non cambia la narrativa rispetto agli ultimi giorni: i mercati continuano a scommettere su un rapido taglio dei tassi da parte delle Banche centrali, mentre gli stessi esponenti di BCE e Fed stanno tentando di comunicare che non c’è alcuna fretta. Le attese per un abbassamento del costo del denaro si sono fatte più forti stamattina anche per la BoE, dopo che
l’inflazione inglese di novembre ha mostrato risultati ben al di sotto delle previsioni. Tuttavia, vi è da considerare che un taglio dei tassi così rapido come il mercato si aspetta potrebbe essere
innescato da una recessione.
Intanto, i rendimenti obbligazionari continuano a scendere: guardando ai titoli decennali, quello tedesco segna un -2,43% (a 1,967%, minimo da dicembre 2022), quello italiano il -1,32% (a 3,594%, minimi da agosto 2022), quello inglese il -3,17% (a 3,539%, minimo da aprile) e quello USA il -1,1% (a 3,878%, minimo da luglio 2023). Intanto il petrolio WTI continua la sua fase rialzista (ora +1,30%), con gli investitori che continuano a valutare i possibili impatti derivanti
tensioni geopolitiche nel Mar Rosso. Oggi il calendario economico prevede alle 16:00 i dati sulla fiducia dei consumatori di dicembre di Eurozona e USA. Inoltre saranno rese note anche le vendite di case esistenti di novembre. Sul fronte Banche centrali, sono attese delle dichiarazioni di Lane per la BCE.